Jump Shot – Il tiro perfetto e l’anomalia Curry

Memphis Grizzlies v Golden State Warriors

“Good, Better, Best.
Never let it rest.
Until your good is better and your better is best.”
Tim Duncan, 5 volte campione Nba

I playoff NBA della stagione 2016 sono appena iniziati e con essi lo spettacolo del massimo livello della pallacanestro. Da qualche anno, la copertura in Italia del basket oltreoceano è significativamente aumentata. Mentre una decina di anni fa gli appassionati dovevano barcamenarsi tra streaming e le pochissime partite trasmesse, oggi possiamo scegliere tra varie partite settimanali (in diretta o in replica, a orari compatibili con la vita umana), trasmissioni dedicate, come il talk show “Basket Room” su Sky di Alessandro Mamoli e Flavio Tranquillo, e vari speciali, come il recente “Kobe Day” per i nostalgici del 24 dei Lakers.
Talvolta, sono stati gli stessi giocatori a risvegliare l’attenzione degli italiani verso la palla a spicchi: prima Jordan, poi Kobe, poi gli italiani approdati nella lega, poi LeBron e, infine, Stephen Curry (nella foto).
Per chi non lo conoscesse, Stephen Curry, playmaker dei Golden State Warriors, è l’attuale capocannoniere della lega con 30,1 punti ad allacciata di scarpe. Una media impressionante, se consideriamo che il giocatore è alto “appena” 1 metro e 90 in un campionato dove l’altezza media è di 2,00 metri. Ma ciò che colpisce di più di questo giocatore, è la precisione del suo tiro dall’arco dei 3 punti, posto a 7,25 metri dal canestro. Curry segna da questa distanza con una efficienza del 45,4%; una percentuale incredibile, se contiamo l’alto numero di tentativi (su 886 tiri tentati, Curry ne ha messi a segno 402, record assoluto nell’NBA). Molti giocatori non hanno questa percentuale nemmeno in zone più vicine al canestro.I riflettori per i playoff saranno quindi tutti su di lui.
Ma quali sono i segreti dietro il perfetto tiro in sospensione?

Il tiro perfetto
In questa rassegna delle caratteristiche del tiro in sospensione, ometteremo di considerare la posizione di mani e braccia rispetto all’asse del corpo, i cui fondamentali sono insegnati in ogni scuola di pallacanestro, e la precisione sull’asse laterale del tiro (sinistra-destra), poiché ovviamente più il tiro sarà allineato col canestro, maggiore sarà la probabilità di segnare. Stiamo inoltre parlando di tiri in sospensione, quindi di tiri dalla media e lunga distanza.
Se scomponiamo un tiro dalla distanza, la cui traiettoria assume la forma di una parabola, possiamo evidenziare 4 parametri critici:

  • Angolo di tiro
  • Velocità iniziale
  • Rotazione della palla
  • Punto di rilascio del tiro

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